Laboratori Di Medicina Narrativa: sabato 27 giugno dalle 16 alle 17.30

Siamo stati molto lieti di avervi avuti con noi!

Abbiamo cominciato il laboratorio osservando il quadro di Pablo Picasso Joie di Vivre (1946), che trovate in fondo alla pagina. Alcuni elementi ci hanno comunicato gioia, come la presenza della musica e della danza, e la diversità dei colori. L’uso dell’azzurro ha suggerito serenità e tranquillità, ma anche vitalità. Qualche partecipante ha attribuito al quadro il senso di una scoperta, con la barca a vela in fondo che richiama l’idea del viaggio. Altri hanno parlato della ricchezza dell’immagine: pur essendo immobile e bidimensionale, è capace di creare un senso di profondità e di movimento grazie alla collaborazione di chi osserva. 

Poi, abbiamo letto alcuni frammenti, più o meno brevi, tratti da Momenti di trascurabile felicità (2010) di Francesco Piccolo. Trovate anche questi brani in fondo alla pagina. Abbiamo meditato sulla felicità delle piccole cose e sull’importanza dei dettagli, anche in relazione al quadro di Picasso. Qualcuno ha sottolineato il bisogno di notare ed apprezzare tali momenti, godendo della semplicità ed esercitando l’attenzione. Altri hanno riflettuto sull’ascolto delle emozioni, sulla relazione con la realtà che ci circonda, e sul significato della cura. 

In seguito, abbiamo scritto ispirati dallo stimolo: “Racconta un momento di trascurabile felicità”. Abbiamo parlato dell’ironia nell’uso dell’aggettivo “trascurabile” e dell’ossimoro nell’espressione “trascurabile felicità”. Qualcuno ha messo in rilievo che “trascurabile” contiene il sostantivo “cura”, riflettendo su quanto le felicità apparentemente trascurabili possano in realtà rappresentare momenti di cura.

Invitiamo i partecipanti del laboratorio a condividere i propri scritti nella parte “blog” dedicata alla fine della presente pagina (“Leave a Reply”). Speriamo di creare, attraverso questo forum di condivisione, uno spazio in cui continuare la nostra conversazione!


Joie de Vivre, Pablo Picasso (1946)

Alcune intelligenze per le piccole cose, come il guidatore dell’auto alle tue spalle quando capisce subito che devi parcheggiare e quindi fare retromarcia. E lui si ferma a qualche metro di distanza e aspetta senza avanzare.

L’acqua quando hai sete, il letto quando hai sonno.

Quando chiacchiero con un amico passeggiando, continuiamo a camminare soltanto se la conversazione è del tutto frivola, trascurabile, ma se ci accendiamo, se stiamo per dire una cosa più seria, più importante, in quel momento smettiamo di camminare, allunghiamo la mano verso il braccio dell’altro e ci fermiamo, e per tutto il tempo che la discussione è seria, stiamo lì piantati, e le mani gesticolano, si muovono, non stanno affatto in tasca o dietro la schiena. Soltanto dopo la risoluzione, uno dei due riprende il cammino, seguito dall’altro, e rinfila le mani in tasca.

Le coppie che stanno insieme da tanto tempo e che giocano a carte in silenzio, la sera.

Quelli che ti danno un passaggio, e non ti lasciano da qualche parte: all’angolo; vicino alla metro; alla fermata dei taxi. Ma ti accompagnano fino a casa.

E poi quando uno si fa male, tutti chiedono «come ti sei fatto male?»

Incontrare dopo tanto tempo una persona con cui hai litigato. Quando la vedi, ti ricordi soltanto che hai litigato, ma non ti ricordi più perché. E nemmeno lei si ricorda. Ti avvicini per chiacchierare, e chiacchierate, perché quella inimicizia non la potete sentire più.

In generale, tutti quelli che si preoccupano per me o si occupano di me.

Francesco Piccolo, “Momenti di trascurabile felicità,” Einaudi (2014)

One thought on “Laboratori Di Medicina Narrativa: sabato 27 giugno dalle 16 alle 17.30

  1. Sabina Ferro

    Il profumo di caffe…l’osservarmi nel “ritrovarsi – ritrovato”.
    E’ un vernerdì mattina di metà aprile, siamo fuori per il mercatino della frutta e verdura kilometro zero ed è un attimo invitarsi per un caffè al bar quando ci riconosciamo dietro le mascherine tra amici di sempre. Mascherine e distanziamento ed ecco il caffè nei bicchierini di carta. Allora giù la mascherina… odoro e un sospiro “approda” nel profumo di caffè. Uno sguardo che si àncora su quello degli amici e scorre via un pensiero: di trascurabile non c’è nulla, tanto meno la Felicità di questo momento di ritrovarsi in un nuovo ieri.

    Like

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.