Laboratori Di Medicina Narrativa: martedì 23 Giugno dalle 19 alle 20.30

Siamo stati molto lieti di avervi qui con noi!

Abbiamo letto insieme la poesia “Emozioni” di Lucio Battisti e Mogol (allegato al termine di questa pagina)  

In seguito, abbiamo usato il prompt “Capire tu non puoi…”

Condivideremo ulteriori dettagli della sessione nei prossimi giorni; vi invitiamo a rivisitare questa pagina nei prossimi giorni!

Invitiamo i partecipanti del laboratorio a condividere i propri scritti nella parte “blog” dedicata alla fine della presente pagina (“Leave a Reply”). Speriamo di creare, attraverso questo forum di condivisione, uno spazio in cui continuare la nostra conversazione!


EMOZIONI – Lucio Battisti e Mogol
 
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
Ritrovarsi a volare
E sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
Un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
Dove il sole va a dormire
Domandarsi perché quando cade la tristezza
In fondo al cuore
Come la neve non fa rumore
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere
Se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
Qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c'è
Capire tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi, emozioni
Tu chiamale, se vuoi, emozioni
Uscir nella brughiera di mattina dove non si vede a un passo
Per ritrovar sé stesso
Parlar del più e del meno con un pescatore
Per ore ed ore
Per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa
Nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo, solo perché è stato un po' scortese
Sapendo che quel che brucia non son le offese
E chiudere gli occhi per fermare
Qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c'è
Capire tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi, emozioni
Tu chiamale, se vuoi, emozioni

3 thoughts on “Laboratori Di Medicina Narrativa: martedì 23 Giugno dalle 19 alle 20.30

  1. Marisa

    Capire tu non puoi perché guidare come un pazzo a fari spenti nella notte possa sembrare suicidario, lì nella tua casa tranquilla con le tendine di pizzo alle finestre. Tutto sempre nella stessa routine ti fa morire dentro. A volte è meglio guidare a fari spenti piuttosto che indossare una faccia di plastica.
    Grazie mille, Marisa

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  2. Capire tu non puoi ma sorridere se vuoi,
    accogliere già lo fai, forse la comprensione arriverà…
    Alleati con me, accompagnami per un po’;
    quando poi non ci sarai, io sempre ti sentirò.
    Dimmi quanto mi vorrai,
    quando dovrai esprimerti attraverso me,
    il modo lo troverò e insieme ci saluteremo.
    Ciao Dolore, mio caro.

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  3. daniela scala

    Capire tu non puoi cosa mi accende dentro,
    cosa brucia dentro di me.
    Capire tu non puoi l’energia di propulsione di cui ho bisogno,
    che è vita, respiro, battito del cuore,
    che mi solleva dalle meschinità umane che mi circondano,
    che mi fa continuare a sognare.
    Capire tu non puoi tutto ciò
    come capire io non posso quella che è la tua linfa vitale, la tua fiamma.
    ciò che conta è saper che per ognuno di noi è accesa una fiamma.

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