Siamo stati molto lieti di avervi avuti con noi!
Abbiamo letto insieme la poesia “Monet rifiuta l’operazione” di Lisel Mueller, che trovate alla fine della pagina. Abbiamo analizzato anche i quadri di Monet della Cattedrale Rouen. Poi, abbiamo scritto al prompt: “Dipingi un mondo in flusso”.
Al più presto, condivideremo ulteriori dettagli della sessione. Vi invitiamo a visitare di nuovo questa pagina nei prossimi giorni.
Se avete partecipato al laboratorio, potete condividere i vostri scritti alla fine della pagina (“Leave a Reply”). Attraverso questo forum speriamo di creare uno spazio per continuare la nostra conversazione!
Stiamo raccogliendo impressioni e breve feedback sui nostri laboratori di medicina narrativa su Zoom!
Questo breve questionario (anonimo, e aperto a chiunque abbia frequentato almeno un laboratorio) è molto importante per noi, e ci permetterà di elaborare sul valore dei nostri laboratori e sul ruolo dello spazio per riflettere e metabolizzare il momento presente. Vi preghiamo quindi di condividere le nostre riflessioni con noi!
Monet Rifiuta L’Operazione - Lisel Mueller Dottore, lei dice che non ci sono aloni intorno ai lampioni di Parigi e quel che vedo è un’aberrazione causata dalla tarda età, una malattia. Le dico che mi ci è voluta tutta la vita per arrivare a vedere i lampioni come angeli, per ammorbidire e sfuocare e infine eliminare i contorni che a lei dispiace che io non scorga, per imparare che la linea che chiamavo orizzonte e il cielo e l’acqua, cosi divisi, sono della stessa sostanza. 54 anni fa io potevo vedere che la cattedrale di Rouen è stata costruita con raggi paralleli e ora lei vuole correggere i miei errori giovanili: nozioni rigide di alto e basso, l’illusione di uno spazio tridimensionale, il ponte separato dal glicine che lo ricopre. Cosa posso dire per convincerla che il palazzo del Parlamento si dissolve notte dopo notte fino a diventare il sogno fluido del Tamigi? Non tornerò in un universo di oggetti che non si compenetrano tra loro come se le isole non fossero i bambini perduti di un unico grande continente. Il mondo è flusso, e tutto diventa luce, diventa acqua, gigli sull’acqua, sopra e sotto l’acqua, diventa luci color lilla, malva e giallo bianco e azzurro, piccoli pugni che si passano l’uno all’altro la luce del sole così velocemente che ci vorrebbero sete lunghe e fluenti nel mio pennello per catturarle. Dipingere la velocità della luce. Le nostre sagome appesantite, linee verticali, si incendiano mescolandosi con l’aria fino a trasformare in gas le nostre ossa, la nostra pelle, gli abiti. Dottore se solo lei potesse vedere come il cielo attira la terra tra le sue braccia e come il cuore si espande all’infinito per rendere questo mondo vapore blu senza fine.
