Laboratori Di Medicina Narrativa: sabato 25 luglio dalle 16 alle 17.30

Siamo stati molto lieti di avervi avuti con noi!

Abbiamo letto insieme la poesia “Monet rifiuta l’operazione” di Lisel Mueller, che trovate alla fine della pagina. Abbiamo analizzato anche i quadri di Monet della Cattedrale Rouen. Poi, abbiamo scritto al prompt: “Dipingi un mondo in flusso”.

Al più presto, condivideremo ulteriori dettagli della sessione. Vi invitiamo a visitare di nuovo questa pagina nei prossimi giorni.

Se avete partecipato al laboratorio, potete condividere i vostri scritti alla fine della pagina (“Leave a Reply”). Attraverso questo forum speriamo di creare uno spazio per continuare la nostra conversazione! 

Stiamo raccogliendo impressioni e breve feedback sui nostri laboratori di medicina narrativa su Zoom!

Questo breve questionario (anonimo, e aperto a chiunque abbia frequentato almeno un laboratorio) è molto importante per noi, e ci permetterà di elaborare sul valore dei nostri laboratori e sul ruolo dello spazio per riflettere e metabolizzare il momento presente. Vi preghiamo quindi di condividere le nostre riflessioni con noi! 


Monet Rifiuta L’Operazione - Lisel Mueller
Dottore, lei dice che non ci sono aloni
intorno ai lampioni di Parigi
e quel che vedo è un’aberrazione
causata dalla tarda età, una malattia.
Le dico che mi ci è voluta tutta la vita
per arrivare a vedere i lampioni come angeli,
per ammorbidire e sfuocare e infine eliminare
i contorni che a lei dispiace che io non scorga,
per imparare che la linea che chiamavo orizzonte
e il cielo e l’acqua,
cosi divisi, sono della stessa sostanza.
54 anni fa io potevo vedere
che la cattedrale di Rouen è stata costruita
con raggi paralleli
e ora lei vuole correggere
i miei errori giovanili: nozioni
rigide di alto e basso,
l’illusione di uno spazio tridimensionale,
il ponte separato dal glicine che lo ricopre.
Cosa posso dire per convincerla
che il palazzo del Parlamento si dissolve
notte dopo notte fino a diventare
il sogno fluido del Tamigi?
Non tornerò in un universo
di oggetti che non si compenetrano tra loro
come se le isole non fossero i bambini perduti
di un unico grande continente. Il mondo
è flusso, e tutto diventa luce,
diventa acqua, gigli sull’acqua,
sopra e sotto l’acqua,
diventa  luci color lilla, malva e giallo
bianco e azzurro,
piccoli pugni che si passano l’uno all’altro la luce del sole
così velocemente
che ci vorrebbero sete lunghe e fluenti
nel mio pennello per catturarle.
Dipingere la velocità della luce.
Le nostre sagome appesantite, linee verticali,
si incendiano mescolandosi con l’aria
fino a trasformare in gas le nostre ossa, la nostra pelle, gli abiti.
Dottore
se solo lei potesse vedere
come il cielo attira la terra tra le sue braccia
e come il cuore si espande all’infinito
per rendere questo mondo vapore blu senza fine.